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PARMA: ELEGANZA DUCALE
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Museo Glauco Lombardi

Strada Garibaldi 15

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Piccolo museo dedicato al secolo d’oro del ducato parmense, nacque grazie alla passione antiquaria di Glauco Lombardi (1881-1970), professore, che dedicò la sua intera esistenza a ritrovare testimonianze storico-artistico della Parma del XVIII e XIX secolo. Nel convulso processo di unificazione dell’Italia, infatti, molti beni appartenuti al ducato andarono dispersi, soprattutto per l’azione di spoliazione effettuata dai nuovi funzionari sabaudi.
Il museo si articola in sette sale all’interno del Palazzo della Ridotta. La Sala delle feste, che mantiene ancora l’originale decorazione a stucchi settecentesca, è dedicata al periodo imperiale (1810-14), quando la futura duchessa Maria Luigia era imperatrice di Francia come moglie di Napoleone. Vi si conservano ritratti dei due imperatori, cimeli di famiglia, oltre ai gioielli dell’imperatrice e lo splendido abito da cerimonia di periodo ducale.
La Sala dorata, invece, ospita interessanti reperti della coppia imperiale, tra cui il prezioso centrotavola in cristallo e vermeil, elaborato dagli artisti Thomire e Odot, i migliori orafi di Francia dell’epoca, e al coppa della puerpera della manifattura Dagoty, dono di Napoleone alla moglie dopo la nascita del loro figlio. Del corso, inoltre, si conserva un prezioso baule da campo. Il resto, invece, riguarda cimeli della corte ducale, con medaglie commemorative delle opere pubbliche effettuate da Maria Luigia, il bozzetto per il sipario del teatro regio, e vari ritratti di membri importanti della corte.
La Sala Toschi, invece, è dedicata all’artista di corte Paolo Toschi (1788-1754), con la raccolta di suoi numerosi incisioni, dipinti oltre alle rare lastra di rame incise con dipinti famosi, necessari per la riproduzione a stampa degli stessi. Di tenore simile è anche la Sala degli acquerelli, dove sono esposti numerosi dipinti di piccolo formato, con paesaggi, vedute urbane e scene di costume, un tempo appartenuti alla duchessa Maria Luigia, che amava molto questo genere di dipinti, e che ne acquistava molti durante i suoi numerosi viaggi.
La Sala dei francesi è dedicata al primo periodo borbonico (1732-1802), in cui l’influenza francese dominò la cultura di corte. Molti sono i ritratti della famiglia Borbone, oltre a numerosi dipinti di artisti  provenienti dall’Accademia di Belle Arti fondata nel 1752. Vi è inoltre il fortepiano personale della duchessa Maria Luigia.
La Sala del Petitot è dedicato all’importante architetto di corte, con l’esposizione di molti dei progetti realizzati per la corte ducale. La Sala degli affetti racconta la vita intima della duchessa, nei suoi rapporti affettivi; la Sala di Maria Luigia, invece, racconta la sovrana, nelle sue passioni e interessi.

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