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Palazzo del Podestà
Piazza Garibaldi
Sorto nel 1221 per ospitare il Podestà, mantenne questa funzione fino all’apertura dell’adiacente Palazzo del Comune, nel 1282. Questi due edifici furono collegati tra loro tramite una scala interna. Nel 1606 fu in parte risparmiato dal crollo dell’antica Torre Civica, che invece demolì il Palazzo comunale.
Nel 1760, all’architetto di corte Ennemond Alexandre Petitot fu dato l’incarico di adeguare la facciata ai nuovi gusti estetici neoclassici, in occasione del matrimonio tra Isabella di Borbone-Parma e Giuseppe II d’Asburgo-Lorena, futuro imperatore d’Austria. I lavori terminarono nel 1762 e video la chiusura delle trifore medievali, oltre alla stesura di forti strati di intonaco.
Queste ultime modifiche furono eliminate durante il restauro del 1927.
La facciata si presenta divisa in due blocchi. Le due parti laterali hanno una forma molto aggettata verso la strada; il lato a fianco del Palazzo comunale ha anche una piccola loggia sorretta da pilastrini. Il corpo centrale, più incassato, mostra una fila di trifore disposte diagonalmente, testimonianza dell’antica scala che collegava questo palazzo a quello del Comune. Le trifore dell’ultimo piano, seguono il normale piano orizzontale del corridoio. A concludere la facciata, l’elegante merlatura a coda di rondine, ricostruita nel 1927.
