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Museo etnografico di Arte Cinese
viale San Martino 8
Situato all’interno dell’Istituto Saveriano delle Missioni Estere, il museo nacque per illustrare la ricca collezione di pregiati manufatti cinesi che il senatore Fedele Lampertico donò al fondatore dell’ordine Guido Maria Conforti, dopo l’Esposizione Universale di Torino del 1898.
Il museo nacque nel 1901 con la precisa volontà di far conoscere la Cina agli italiani. A questa prima collezione si aggiunsero i molti oggetti, di carattere etnografico, che i missionari riportavano a casa nella loro attività apostolica in giro per il mondo: Brasile, Messico, Giappone, Indonesia ed Africa.
L’attuale allestimento si deve alla nuova organizzazione inaugurata nel 2012. Diviso in tre diversi piani, ognuno dei quali indaga diverse aree tematica. L’ingresso è caratterizzato dal lungo tazebao, un tipico manifesto cinese utilizzato per permettere una lettura pubblica di notizie. Diviso in tre aree, la prima racconta l’ordine e il suo fondatore, la seconda illustra la missione dei Saveriani, la terza raccoglie fotografie dei molti popoli incontrati.
Il secondo piano è dedicato alle esposizione temporanee. Vi è inoltre esposta la più completa collezione italiana di oggetti del popolo kayapò, una piccolo gruppo indigeno della foresta amazzonica. In questa parte di museo si possono vedere alcuni oggetti della collezione africana, esposta solo in parte per mancanza di spazi.
L’ultimo piano è quello dedicato alla Cina, con gli oggetti della collezione primigenia. Sono molte le sezioni che consentono di esplorare la cultura quotidiana della Cina imperiale: ceramiche, bronzi, monete, amuleti oltre a molti reperti che indagano l’aspetto religioso. Conclude infine la ricca collezione di dipinti e manufatti artistici.
