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Palazzo Ducale
Parco ducale 3
Situato all’interno del parco ducale, il palazzo ducale è una grandiosa villa voluta dal secondo duca di Parma, Ottavio Farnese, ed eretta sulle fondamenta dello scomparso Castello della Ghiera, di epoca viscontea (XIV secolo). Per il progetto, il Farnese si affidò al famoso Jacopo Barozzi da Vignola, l’architetto più in voga nel periodo, e già progettista per alcune delle più belle ville dei Farnese nei loro possedimenti laziali, ed i lavori iniziarono nel 1561.
L’aspetto attuale, tuttavia, è dato dai numerosi interventi che si succedettero nel corso dei secoli. Nel 1600 Simone Moschino e nel 1627 Girolamo Rainaldi ampliarono i cortili e gli avancorpi laterali; sul finire del Seicento fu Ferdinando Bibiena, durante il ducato di Ranuccio II Farnese, a rinnovare il corpo centrale, lavori che comportarono anche la distruzione di una grande fontana molto celebrata dai contemporanei.
Nel 1767 Filippo I Borbone affidò all’architetto di corte Ennemond Petitot il compito di rinnovare il palazzo. Il francese donò all’insieme un aspetto più classico, con l’abbattimento dello scalone centrale con annessa grotta, oltre al rialzo di un piano degli avancorpi e alla costruzione di quattro padiglioni angolari. Ultimo intervento fu opera di Nicola Bettoli, progettista del Teatro Regio. A questo periodo risale la tinteggiatura col caratteristica colore giallo Parma, e la riscoperta degli affreschi cinquecenteschi ricoperti nel secolo precedente, riscoperta voluta fortemente dalla duchessa Maria Luigia.
Sopravvissuto ai bombardamenti del 1944, oggi il palazzo è sede dei RIS di Parma, ed in futuro dovrebbe divenire sede dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.

